Dopo un paio di giorni per abituarci al paese, siamo andati insieme alla responsabile di Fuerteventura del Progetto Erasmus Plus, Laura, ognuno nel proprio posto di lavoro.
Mi era già stato dato un link su cui poter curiosare il mio, ma non mi aspettavo per niente l’alternanza scuola-lavoro che alla fine ho svolto. Dopo due anni chiusa in casa per il covid, non mi aspettavo sicuramente che sarei finita alle Canarie a fare le mie ore di alternanza scuola-lavoro e pensavo, soprattutto dopo aver visto il posto in cui avrei lavorato, che sarei finita al front office a vendere oggetti, oppure a sistemare la merce di cartoleria sugli scaffali, dato che dal sito web sembrava una cartoleria; insomma i classici lavori da stagista, e invece sono rimasta molto sorpresa quando mi è stato detto che avrei scritto articoli per siti web. Non sono un genio del computer e all’inizio pensavo non sarei stata capace di scrivere qualcosa oltre le solite ricerche di scuola, copiate spudoratamente da wikipedia, e invece penso di esserci riuscita. Ho imparato tante cose, dal capire quali immagini posso prendere da google, a come scrivere un articolo in modo che chi legge non si annoi dopo due righe, a cosa una persona cerca online, come tradurre in diverse lingue un articolo pubblicato o ancora a fare il mio vero e proprio sito web. Sempre all’inizio dell’esperienza avevo dei dubbi su quanto effettivamente turistico sarebbe stato il lavoro, ma anche qui ho finito per ricredermi: ho scritto articoli su spiagge e tradizioni dell’isola che stando in reception in un hotel non avrei mai scoperto. Un altro grande pensiero che mi girava per la testa era quello di come mi sarei trovata con il capo o i colleghi, ma fortunatamente, sono sempre stati disponibili per qualsiasi cosa e mi hanno aiutato molto. L’atmosfera dell’ambiente lavorativo è stata una cosa che mi è piaciuta moltissimo, lavorando qui ho scoperto un lavoro a parer mio stupendo, quello del nomade digitale: la mattina appena entravo e mi sedevo al mio posto vedevo numerosissime persone a lavorare, a volte le solite e a volte diverse dal giorno prima e questa cosa all’inizio mi sembrava molto strana, ma già dopo un paio di giorni, mi sono resa conto che ognuno era lì per fare il suo e non disturbava affatto un’altra persona presente al Coworking.
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Gli AutoriIn questo spazio potrai trovare alcuni degli articoli che i ragazzi hanno scritto durante la loro esperienza, per raccontare e ricordare il loro periodo all'estero! Archivi
November 2022
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